Se tra gli scopi del Lionismo si annoverano (2°, 3°, 4° punto):
PROMUOVERE i principi di buon governo e di buona cittadinanza.
PRENDERE interesse attivo al benessere civico, culturale, sociale e morale della comunità
UNIRE i clubs con i vincoli dell’amicizia, del cameratismo e della reciproca comprensione
allora la visita di due giorni a Roma è stata un momento di alto lionismo: sicuramente si sono rinserrati i rapporti di amicizia tra tutti i partecipanti; sicuramente abbiamo visitato luoghi che esprimono al meglio la ricchezza culturale del nostro paese, dal tempo dell’impero Romano ad oggi; sicuramente abbiamo visitato il luogo più simbolicamente importante del nostro vivere civile.
E’ stata anche occasione di un interessante Interclub con il LC Roma Aurelium, per parlare di possibili service comuni.
Dal 1583 al 1870 il Quirinale fu residenza estiva del romano Pontefice, per poi diventare Palazzo Reale dei Savoia. Con la proclamazione della Repubblica, dopo il referendum istituzionale del 2 giugno 1946, l’edificio divenne definitivamente la sede del Capo dello Stato repubblicano.
E’ uno dei più importanti palazzi della capitale anche dal punto di vista artistico: alla sua costruzione e decorazione lavorarono insigni maestri dell’arte italiana nel corso di vari secoli e mostra ancora la stratificazione di stili e gusti differenti nelle sue varie ali.
Il Palazzo del Quirinale si estende su una superficie di 110.500 m2 ed è il 6° palazzo più grande del mondo in termini di superficie, nonché la più estesa residenza di un capo di Stato.
“Quando tornai a Roma dalla Gallia e dalla Spagna, sotto il consolato di Tiberio Nerone e Publio Quintilio, portate felicemente a termine le imprese in quelle province, il Senato decretò che si dovesse consacrare un’ara alla Pace augustea nel Campo Marzio e ordinò che in essa i magistrati, i sacerdoti e le vergini vestali celebrassero ogni anno un sacrificio“.
Così Augusto, nelle Res Gestae, suo testamento spirituale. Il monumento, innaugurato il 30 Gennaio del 9 A.C., vicino ad un’ansa del Tevere, nel corsoi secoli viene interrato dalla melma dovuta a molteplici straripamenti del fiume: il terreno si innalza sempre di più fino a seppellirlo; tanto che già nel 500 si inizia a costruire sopra di esso. Dopo mille anni, nel 1536 si hanno notizie che l’esistenza del monumento sotto i palazzi di Roma di quel periodo era nota. I lavori di recupero iniziano in maniera non organica nel 1858 e terminano con un primo recupero totale nel 1938. Dopo le lesioni dovute al passaggio della guerra, si torna a metterci mano per il restauro ad oggi definitivo nel 1995.